di Dayna Lorentz.
Reenie è arrabbiata, è sola, la macchina su cui sta viaggiando puzza di piedi e la nuova famiglia affidataria farà schifo. Vivrà da una vecchia zia che sta in campagna, tra gli animali selvatici. Rufus invece è felice, lui non conosce la solitudine. Sua sorella è una bulletta piumata, vero, ma la madre è premurosa, il nido accogliente. Il giorno però in cui un terribile mostro con i fanali ruba a Rufus ciò che più ama, il piccolo gufo si ritrova solo. Non sa volare, non sa cacciare. Non può sopravvivere. Rufus ha paura. E anche Reenie. Essere la nuova della scuola è spaventoso quanto spiccare il primo volo, e lei vorrebbe solo chiudersi nel proprio universo. Ma poi la zia accoglie in casa un gufo trovato in fin di vita sul ciglio della strada. È un batuffolo diffidente e arrabbiato a cui è stato portato via tutto, proprio come a Reenie. All’improvviso la ragazza ha voglia di lottare di nuovo. Anche Rufus deve lottare però, se non altro, per affermare la propria superiorità di volatile davanti alla strana creatura che lo osserva tutti i pomeriggi e gli parla per ore. Forse, essere soli in due è diverso. Forse, per Rufus e Reenie è venuto il momento di provare ad aprire le ali.