di Davide Morosinotto.
Totò vive a Cinisi, vicino a Palermo. Ha una famiglia grande, fatta di zii, cugini, fratelli e sorelle. E poi c’è lo zio Tano, Gaetano Badalamenti, che vuole essere chiamato «zio» anche se non lo è davvero. Ogni suo desiderio è legge, e Totò deve adeguarsi, anche se non capisce perché. La verità gliela rivela un giorno una voce alla radio. Una voce che osa prendere in giro lo zio Tano e che lo identifica per quello che è, un boss della mafia, una voce che smaschera crimini, corruzioni, minacce. Totò non ha mai sentito la parola «mafia». Ma resta affascinato da quella voce che parla di libertà, verità, coraggio. Parla di lui. Così scappa di nascosto e arriva alla sede di Radio Aut, dove Peppino Impastato e i suoi amici stanno conducendo la loro lotta. Totò diventerà la loro mascotte. E assisterà così agli ultimi giorni di Peppino, fino al terribili attentato che gli toglierà la vita.